Come si produce la Farina di Insetti?

Che sia di grillo, di cavallette o di larve, la Farina di Insetti è stata ed è tuttora al centro di diverse polemiche riguardanti il suo utilizzo, più o meno nascosto, nei prodotti alimentari che mangiamo tutti i giorni.

Cominciamo subito col dire che non troverete mai farina di insetti nascosta all’interno del pacco di pasta che comprerete al supermercato. Al massimo, ed è già difficile trovarla, potreste incappare in qualche prodotto acquistato velocemente contenente farina di insetti con tanto di etichetta in bella vista che, proprio per sbadataggine, avete omesso di guardare.

Quali specie troviamo nella Farina di Insetti?

Citando Il Fatto Alimentare, al momento è possibile utilizzare insetti interi, congelati o in polvere appartenenti a quattro specie:
Tenebrio molitor,
Locusta migratoria,
Acheta domesticus,
Alphitobius diaperinus.

L’approvazione del governo Meloni è avvenuta a Dicembre 2023 con firma del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

All’interno della gazzetta si fanno riferimenti a norme che prevedono la vendita dei prodotti a base di farina di insetti; in reparti diversi da quelli utilizzati per altri alimenti privi della farina in questione.

Ma, alla fine, come si produce la farina di insetti?

Vediamo insieme quali sono i passaggi per poter arrivare a produrre della farina di insetti di qualità.

Produzione della Farina di Insetti

Allevamento degli Insetti

Il primo passaggio obbligatorio è quello che prevede l’allevamento degli animali in questione. Le quattro specie vengono allevate in allevamenti separati.

Gli animali vengono allevati in ambienti controllati utilizzando delle Vertical Farm, cioè delle fattorie verticali per ottimizzare gli spazi e riducendo, al contempo, l’impatto ambientale che questi allevamenti potrebbero avere.
Tra gli impatti ambientali citiamo, giusto per esempio, il minor consumo di acqua rispetto ad allevamenti bovini o suini o la minore occupazione di suolo.

Le condizioni ambientali di queste Vertical Farm vengono monitorare costantemente per poter ottenere individui sani e privi di qualsiasi malattia. Scopo ultimo è non solo ottenere una farina di qualità ma evitare che il contatto con operatori possa provocare la trasmissione di malattie animale->uomo (zoonosi).

L’alimentazione di questi insetti è data da scarti vegetali/alimentari selezionati e sicuri. In questo modo si ottimizzano le risorse e si riducono gli sprechi, andando incontro a delle esigenze di sostenibilità ed applicando concetti di economia circolare.
L’alimentazione, insieme alle condizioni ambientali monitorate, permettono di ottenere individui sani e la cui crescita è ottimizzata.

Così facendo, gli individui ottenuti risultano ottimali da un punto di vista morfologico e nutrizionale.

Raccolta e Abbattimento

La raccolta avviene in maniera tale da evitare, per quanto possibile, stress all’animale e garantirne l’integrità.

Una volta raccolti, è il momento dell’abbattimento.

Questi vengono abbattuti principalmente mediante Congelamento, cioè vengono sottoposti a temperature di circa -18°C per quel tempo sufficiente a causarne la morte. Così facendo gli individui vengono abbattuti nella maniera più umana possibile.
Altri metodi di abbattimento prevedono l’utilizzo di Anidride Carbonica per indurre in asfissia gli insetti, o l’utilizzo di Calore, portando gli insetti a temperature prossime ai 70°C.

La scelta della modalità di abbattimento dipende dalla qualità finale della farina a cui l’allevamento punta, dalla scala di produzione e dal costo di questi metodi, dalle norme vigenti del Paese e dalla specie che si alleva.

Esempio di Alimenti con Farina di Insetti
Esempio di Alimenti con Farina di Insetti

Essiccazione

Una volta abbattuti, gli insetti devono necessariamente essere essiccati. In caso contrario non otterremmo una farina ma bensì una poltiglia di insetti a causa del contenuto in acqua, più nello specifico di emolinfa, presente all’interno di essi.

I metodi di essiccazione, proprio come quelli di abbattimento, dipendono molto dalla qualità finale della farina, dalle specie, dai costi di produzione e dai costi dell’energia.

I metodi più utilizzati sono:
Essiccazione ad Aria Calda dove un getto d’aria calda viene fatta circolare tutto attorno al corpo dell’insetto portandone l’umidità interna fino a valori del 10%.
Liofilizzazione, qui si usa una pompa del vuoto che porterà l’acqua a sublimazione lasciando intatta la struttura dell’insetto.
Irraggiamento, si utilizzano radiazioni infrarosse o microonde per poter essiccare il prodotto

Macinazione e ottenimento della Farina di Insetti

Qui avviene la vera e propria molitura degli individui abbattuti ed essiccati.

La molitura può avvenire in un unico passaggio o in più passaggi. Quest’ultima prevede prima una molitura più grossolana col solo scopo di eliminare zampe e ali dal prodotto macinato finale.

I processi di molitura sono scelti in base alla granulometria che si intende dare alla nostra farina di insetti finale.

Massima attenzione vengono date alle temperature durante i processi di molitura: questi processi tenderanno a riscaldare la farina appena creata, andando incontro a problemi organolettici e perdita di qualità. Le temperature di molitura vanno quindi tenute sempre sotto controllo.

Controllo e Confezionamento

Una volta ottenuta la nostra Farina di Insetti è necessario che questa superi dei rigidi controlli sanitari per accertarne l’idoneità al consumo umano. Vengono generalmente verificati contenuti in fitofarmaci, metalli pesanti, micotossine e contaminanti microbiologici.

Una volta che anche questi controlli vengono superati, la farina di insetti viene indirizzata verso il confezionamento. I materiali utilizzati per il confezionamento devono essere idonei al contatto con gli alimenti e devono preservare la farina da umidità, luce e aria.

Conclusioni

La produzione di farina di insetti è un processo complesso che richiede competenze specifiche e tecnologie adeguate. Tuttavia, offre una valida alternativa alle proteine tradizionali, con un minore impatto ambientale e un elevato valore nutritivo.

Tuttavia è importante sottolineare che l’allevamento di insetti su larga scala è un settore relativamente nuovo e richiede ulteriori ricerche e sviluppo per ottimizzare le pratiche e garantirne la sostenibilità nel lungo periodo. Secondo noi, l’allevamento di insetti ha tutte le carte in regola per poter diventare una componente importante all’interno del nostro sistema alimentare andando a sostituire, in parte, quelle proteine derivanti da allevamenti bovini/suini.

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