L’articolo è rivolto a tutte quelle donne che sono in procinto di diventare madri, rispondendo alla domanda ‘può una madre mangiare il prosciutto crudo in gravidanza?‘.
Prima di rispondere alla domanda tocca capire il perché il prosciutto crudo, e più in generale tutti quei alimenti crudi o non cotti adeguatamente, sono alimenti ‘allarme’ per le future mamme.
Contenuti dell’Articolo
Toxoplasma gondii
L’allarme di cui accennavamo qualcosa qui sopra è dovuto proprio a questo microrganismo: il Toxoplasma gondii.
T.gondii è un protista parassitario che può infettare diversi animali quali mammiferi, rettili, roditori, molluschi. L’uomo è un mammifero e in quanto tale può essere soggetto ad infezioni da T.gondii, sviluppando una toxoplasmosi, malattia che in soggetti a rischio come una donna in stato di gravidanza, può portare complicazioni al nascituro come morte o aborto.
Come possiamo infettarci da Toxoplasma gondii?
Mangiando carne infetta dal parassita, toccando feci infette di animali o tramite infezione verticale madre-figlio durante la gravidanza.
Attenzione: questo non vuol dire che tutti i gatti siano infetti da Toxoplasma! Se avete dei dubbi sullo stato di salute del vostro gatto sarebbe opportuno parlarne prima con un veterinario. Il gatto può infettarsi mangiando roditori a loro volta infetti. Il microrganismo si svilupperà all’interno del gatto e verrà pian piano espulso attraverso le feci. Va da sé che un’attenta pulizia della lettiera ogni giorno (in caso di gravidanza) o ogni due/tre giorni sia l’ideale per ridurre enormemente il rischio di infezione!
Se siete interessati ad un articolo riguardo T.gondii e la Toxoplasmosi scrivetelo nei commenti!
Torniamo a noi.
Abbiamo detto che la toxoplasmosi può trasmettersi mangiando carni poco cotte o crude infette da cisti del parassita. Vale lo stesso per il prosciutto crudo?
Prosciutto Crudo in Gravidanza
Può una donna in gravidanza mangiare il prosciutto crudo?
La risposta è si!
Potete mangiare del prosciutto crudo in gravidanza purché stiate attente a quello che comprate e consumate. Leggete attentamente le etichette dei prodotti e comprate solo prosciutti stagionati da almeno 12 mesi.
Studi sul Prosciutto di Parma hanno rivelato come un periodo di stagionatura congruo alla sicurezza alimentare ed una giusta salagione portino alla completa eliminazione del microrganismo, se mai questo dovesse essere presente nel suino appena macellato.
Stesso discorso vale per il Prosciutto San Daniele DOP. Come potete vedere, i prodotti italiani che si avvalgono di una certificazione quali DOP, IGP ed IGT sono da preferire rispetto ad altri perché i loro disciplinari di produzione garantiscono una certa rigidità in materia di sicurezza alimentare.
Conclusioni
Con questo articolo vogliamo un po’ rassicurare le future mamme ed i futuri papà dal rischio di contrarre una toxoplasmosi mediante il consumo del prosciutto crudo. Bisogna fare attenzione, è ovvio!
In nostro soccorso entrano in gioco tutte quelle certificazioni citate poco più sopra che garantiscono dei controlli ed una qualità del prodotto che altri loro simili privi di certificazione non hanno.
Il prosciutto crudo può essere mangiato in gravidanza ma bisogna prestare la massima attenzione alla stagionatura ed alla salagione!
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